Quattro ore di diretta senza una sbavatura, scaletta costruita con abilità strategica per solleticare gli ascolti, poi a mezzanotte arriva “cavallo pazzo” Blanco che stravolge tutto e prende a calci il palco. Quattro ore dopo, il poetico omaggio di Benigni alla Costituzione è un solo un lontano ricordo così come la standing ovation per Mattarella. La prima puntata di Sanremo 2023 doveva essere ricordata per il monologo di Chiara Ferragni e invece finirà dritta negli annali festivalieri per il “colpo di testa” di Blanco che s’arrabbia perché non sente la sua voce in cuffia e distrugge l’allestimento floreale. Un dejà vu da rocker, che però sa subito di trasgressione fighetta. È il brutto della diretta, bellezza, con Amadeus reuccio nella gestione dell’imprevisto (vedi Bugo-Morgan), costretto a placare il pubblico dell’Ariston imbizzarrito contro il cantante che appena un anno fa era stato portato in trionfo proprio su quel palco. Dal monologo della Ferragni al rassicurante Morandi, ecco il meglio e il peggio della prima serata.UN BENIGNI DA APPLAUSIRoberto Benigni divide sempre, o piace all’ennesima potenza o non conquista. Ma riesce come pochi a mischiare i registri, a ironizzare (lo fa pure sul quarto Festival ...
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