La scrittrice Michela Murgia che scambia un rituale saluto militare di un prestigioso comparto dell’esercito per una voluta esibizione “fascista” alla parata del 2 giugno è soltanto la punta dell’iceberg di una sinistra allo sbando culturale e politico. Il giorno dopo, nel gioco della moltiplicazione delle realtà alternative, ci ha pensato Carlo De Benedetti che in una diretta tv ha invocato il governo tecnico come soluzione alternativa al governo Meloni, legittimato dal voto delle urne e fondato su una solida maggioranza parlamentare. A questo si aggiungono le continue dimissioni volontarie dalla Rai e le uscite scomposte di giornalisti e membri dell’intellighenzia di sinistra, i quali hanno scambiato (o finto di farlo) un fisiologico ...
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