Sono giorni di dubbi nel Pd, anzi, nella sinistra intera per non dire nell’opposizione al governo Meloni. L’incontro tra il premier e Calenda sulla manovra ha infatti irritato molti e c’è già chi lo intravede come un primo passo verso una futura chiamiamola «collaborazione» di governo. Ma è spostandosi sempre più a sinistra che le cose si complicano. Il M5S, forte del sorpasso sul Partito Democratico confermato da tutti i sondaggisti, tiene la barra fissa verso le rotte estreme, a cominciare dalla posizione sulla guerra in Ucraina. Settimana scorsa al Parlamento Europeo, durante la votazione della mozione che definiva «Terrorista» la Russia i pentastellati si sono astenuti, marcando per la prima volta in maniera formale, il loro dissenso dalla posizione ...
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