ROMA (ITALPRESS) – L’arte come meccanismo di sopravvivenza durante la Shoah: è il fulcro di “Terezin”, la pellicola di Gabriele Guidi, al debutto alla regia sul grande schermo. Il film prende il nome dall’omonimo ghetto di Terezin “all’interno del quale furono rinchiuse alcune eccellenze artistiche straordinarie del Novecento, grandissimi musicisti, direttori d’orchestra, pianisti, oltre che […]
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